Secondo i nostri canoni, la storia inizia nel momento in cui essa può venire analiticamente documentata attraverso elencazioni di fatti e date, cosa che coincide con l’avvento della scrittura – per come noi la intendiamo.
È, questo, un tema che dovrebbe far riflettere: tutto ciò che non può essere analiticamente definito rimane fuori dalla nostra idea del mondo.
Parafrasando, il nostro sistema cognitivo è portato ad escludere dall’alveo della realtà l’esperienza di ciò che è metafisico e che, quindi, non può essere espresso in parole, perché non fa parte della nostra idea del mondo: l’inesprimibile rimane fuori dalla porta, nel regno di ciò che è intraducibile dalla ragione e che, per ciò solo, viene considerato inconoscibile.
